Professionista di Architetti a Teramo
Lo studio indaga, attraverso occasioni progettuali e attività di ricerca, forme di linguaggio spaziali in grado di esprimere, in maniera semplice, la complessità dei programmi funzionali e le qualità espressive insite nell’aspirazione a realizzare futuri ‘luoghi’ dell’architettura contemporanea. Le tre individualità che animano, organizzano e coordinano pensieri e attività del crescente numero di collaboratori, si costituisce gruppo di lavoro progettuale nel 2004 in seguito all’esigenza di proseguire, nell’unione sinergica dei singoli componenti, l’attività di formazione avviata in ambito accademico durante il corso degli studi svolti in edile-Architettura presso la facoltà di ingegneria dell’Aquila. La comune adesione è stata impiegata per sviluppare aggiornati strumenti progettuali in campo architettonico, tali da fornire concreta risposta professionale alla definizione di forme spaziali. Particolare interesse è stato profuso al tema delle strutture rivolte alla prima infanzia. Le applicazioni in tale campo sono divenute, pertanto, naturale territorio per la verifica di metodologie ed approcci teorici-concettuali elaborati nella fase di studio e di ricerca universitaria. L’attenzione ai contesti fisici, la loro necessaria valutazione per il rafforzamento della struttura dei luoghi, assieme all’individuazione delle potenzialità inespresse, connotano gli assetti adottati per ogni impegno di progettazione assunto. Il costante confronto tra le realtà economiche, sociali e culturali, viene instaurato in tutte le riflessioni progettuali sinora condotte, per coniugare tali specifiche istanze con i principi della disciplina architettonica, allo scopo di dar senso e forma alle strutture disegnate, così da accogliere esigenze funzionali e specifici modi d’uso. L’attitudine e gli orientamenti metodologici che ne derivano, s’inscrivono in una concezione che coniuga i saperi dell’Ingegneria e quelli dell’Architettura. Costituiscono concreti e significativi esempi delle tematiche affrontate in campo professionale, i progetti per l’Asilo nido “il poggio” nel comune di vignola (MO) e per il nuovo polo scolastico nel comune di ozzano dell’Emilia (BO), entrambi in corso di realizzazione.
Dettagli del progetto:
Progetto nido e centro bambini e genitori 'Barbapapà'
Fotografia 2 di 4
L’organismo architettonico è sviluppato secondo l’aggregazione lineare degli spazi/sezione. Tutti, situati su uno stesso livello, sono distribuiti da un percorso attrezzato che, collega, sostiene e integra gli ambienti flessibili dei laboratori. Questi spazi didattici, disponibili per attività da svolgere collettivamente, rappresentano gli ambiti necessari per far crescere nei piccoli allievi il senso di un’identità comune, variamente strutturata, in una sorta d’apprendistato del vivere civile. Lo spazio attrezzato, vertebra e connette dell’intero organismo, assumendo il ruolo della grande strada urbana. Luogo di passaggio ma anche luogo d’incontro e sosta, esso è scandito lateralmente dalla plastica sequenza delle pareti delle aule (vere e proprie case per la loro esperienza quotidiana) e dalle quinte sceniche dei laboratori che schermano in maniera episodica gli invasi retrostanti, lasciando, tuttavia, scoprire visuali più lunghe e profonde verso gli ambienti esterni tra cui quelli del teatro naturale sistemato all’aperto. Tale percorso attrezzato, situato in asse con l’accesso proveniente da fuori, ospita lo spazio d’accoglienza e d’attesa dei genitori e l’ufficio per la direzione del complesso, terminando a nord con le uscite di sicurezza. Il centro bambini introduce, subito dopo l’entrata, al sistema delle sezioni. Con esse condivide la medesima norma distributiva e la collocazione ad est ma da queste si distingue per funzionamento e dimensioni. Necessariamente flessibile, in rapporto anche alle attività sperimentali che qui si svolgeranno con la presenza collaborativa dei genitori, il centro si configura come uno spazio involucrato da una superficie piegata, rivestita in rame, che, di volta in volta, diviene solaio, parete e copertura mentre le delimitazioni laterali sono largamente vetrate. Come per le sezioni anche quest’ambiente è dotato d’attrezzature sanitarie opportunamente congegnate per seguire e accudire alle necessità dei piccoli ospiti. Separate dal centro bambini, dal blocco scale e ascensori, le quattro sezioni adottano uno stesso, collaudato, criterio spaziale e distributivo. Isolate dal percorso attrezzato attraverso il filtro della fascia dei sanitari, ciascuna sezione distingue apposite aree, parallele, dedicate rispettivamente all’attività e al riposo. Tuttavia, tale compartimentazione non è mai rigida e permanente perché lo spazio interno può facilmente essere modificato agendo sui dispositivi scorrevoli delle pareti divisorie così come, pure, sulla intercambiabilità di configurazioni e funzione dei mobili della zona destinata al riposo. Ogni sezione, può, inoltre essere congiunta con quelle vicine da passaggi e porte interne. La labile distinzione funzionale adottata all’interno delle sezioni non ha impedito, peraltro, un più preciso trattamento della parte destinata alle attività. Alterazioni dei profili e della sezione delle coperture, introduzione di contro pendenze e dilatazioni degli ambienti interni, mirano a rendere più vivaci le aree dove trovano posto i teatrini e gli angoli per i travestimenti. Qui la luce non proviene solo frontalmente ma piove anche dall’alto di lucernari aperti a sud. Tutte le sezioni dispongono di aree esterne pavimentate e protette. - criteri di sostenibilità e integrazione ambientale - La concezione del nuovo asilo nido attinge ad una decisa sensibilità verso i temi dell’integrazione paesaggistica e di sostenibilità ambientale, requisiti ritenuti essenziali per una consapevole e coerente attività progettuale e realizzativa. Il controllo del comfort ed il soddisfacimento delle prestazioni, per quanto riguarda il riscaldamento e la climatizzazione, attinge non solo alle tradizionali tecniche impiantistiche ma ha condotto all’elaborazione di soluzioni specifiche di involucri e coperture ad alto valore di coibenza termica. In esse sono integrati anche impianti di accumulazione e produzione energetica come alcuni pannelli fotovoltaici. Sono state anche integrate soluzioni di scambiatori nel terreno(i cosiddetti pali energetici) che, attraverso speciali sonde geotermiche inserite in esse, consentono processi di scambio di calore tra terreno e gli ambienti serviti con notevoli riduzioni dei consumi. Il recupero dell’acqua piovana, immagazzinata in appositi serbatoi, servirà all’irrigazione del terreno, dei giardini ed all’alimentazione della rete sanitaria. In conclusione molti dei dispositivi studiati e proposti per questo intervento, svolgono un’importante funzione ecologica, ma altresì contribuendo a rinnovare l’assetto formale delle strutture architettoniche, aiutano nella comprensione dell’ambiente e preparano ad una più cosciente partecipazione nella gestione dell’ambiente umano.
- Anno di realizzazione:
- 2009
Dettagli della foto:
- Etichette:
- costruzione · costruzione civile · energie rinnovabili · asilo · contemporaneo · ecocompatibile · sostenibile · design per infanzia
- habitissimo
- foto
- foto: progetto per il nido barbapapà a vignola di studio luca ciaffoni #75180