Dettagli del progetto:
Casa Lo | Fi
Fotografia 7 di 8
Una ristrutturazione a modica, nel barocco del val di noto, in equilibrio fra tradizione e stile di vita contemporaneo. Situata nel cuore del centro storico di modica, tra l'aggrovigliarsi di case che si inerpicano sui pendii di “quel paese in forma di melagrana spaccata” come definito da gesualdo bufalino, casa lo-fi vuole essere un equilibrio tra la tradizione e il vivere contemporaneo. Il nome stesso lo-fi gioca con l'acronimo dei proprietari e la loro passione per la musica fino a diventarne intento programmatico e ispirazione progettuale. Con il termine bassa fedeltà (low fidelity) infatti si vuole sottolineare una distanza rispetto alle sonorità artificiose prodotte dalle moderne architetture e indicare una riproduzione non particolarmente prestigiosa ed elaborata, sia per la volontà di contenere i costi, ma anche per una scelta consapevole, col fine di realizzare un connubio tra l'effetto ricercato e l'atmosfera autentica. La casa si sviluppa a piano primo; l’ingresso si apre subito nel living, diviso idealmente in zona soggiorno e cucina/pranzo da un’apertura che conduce alla zona notte. Fin da subito è emersa la volontà di realizzare una casa dallo stile contemporaneo ma che rievocasse la tradizione nella scelta dei materiali e dei colori: per il pavimento si è scelto un materiale che richiamasse la pietra pece; per il rivestimento della cucina la riproduzione delle tradizionali cementine di una volta, mentre nel bagno il rivestimento color pece si alterna ad una piastrella che richiama il colore e la ruvidezza della pietra locale. I colori neutri, quali il bianco, il nero e il grigio, sono utilizzati per far da sfondo e definire lo spazio fisico, mentre l'introduzione di note di colore è affidata a elementi puntuali e mutevoli. Nella mansarda si è conservato l’unico pavimento originale e sono stati inseriti due gradini in ferro che fungono anche da libreria e piano d’appoggio. Ma l’equilibrio fra tradizione e contemporaneità si realizza nella scala che dal living porta alla mansarda. Realizzata in ferro, materiale tradizionale, ha linee moderne ed essenziali e il suo colore blu ceruleo fa eco ad uno dei colori tipici delle cementine. La scala diventa dunque protagonista del living mentre la ringhiera funge da diaframma che ne definisce lo spazio senza occultarne la vista. All'incrocio tra la proiezione della diagonalità della scala e l'orizzontalità della cucina, l’angolo viene svuotato e lo sguardo incanalato su uno scorcio della città barocca, incorniciando la torre dell’orologio del castello che scandisce il tempo del vivere quotidiano.
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